erba molle
croissant de lune
odore di uomo
sale e pane
é la fine di marzo
uno spicchio di luna
orgoglio e rabbia
la dolce stagione

guardo le mani per capire il carattere di chi tace affondo le mie per bagnarmi i capelli al sole

numeri, solo numeri
poi la somma dritta in piedi del lavoro
tirare i fili a galla
i pesci battono la coda e mette allegria
nella cattura un fremito
mezzo giorno di fuoco
ancora un’esca profumata
con appetito gusto la virilità del mondo
fendere l’onda e remare
semi nel pensiero
un mondo di adulti
tradire e pace
un quaderno nuovo
odore di stagione
cambia il vento
maestrale
giorni di mare
scoglio, faro,
albero, stazione
fuori dal golfo,
lontano dal vulcano il castello
tenersi per mano

un arco di pietra
la maglia di una catena
segrete e feritoglie
fasci di luce
pensieri di ragazzi
una storia nuda frutto di mare
andare sull’isola del vulcano


tornare nella prigione della città
una cella per vivere
in cerca dell’aperto
la giostra per i bambini
ferro e rugine le nostre pene

maestra il tuo nome sul mio anello
guardo la terra dal mare
un’altra maglia di catena lisciata dall’uso e dal sale

te
parole piane
nomi sereni
spaghetti

sorrisi spalancati nella notte
denti bianchi e storie di montagne
tra le piste veloci ridere
ad occhi aperti poi il soccorso di un abbraccio
come batte il cuore per la rabbia
oh cara
non si scherza
con la natura
non siamo cose o affari
un serpente morto
il campanellio nella pineta
il rapido della notte non si ferma

un sogno senza suono
un animale sente se non vede
il ballerino gira
le mani spalancate
sono visi amici
polpastrelli sfiorano il volto
carezze senza solitudine
dal tatto leggero
pressione di palmi
le dita stringono e scivolano nel corpo africano
il paradiso dei sensi
dimenticare l’allarme più lontano della pelle
grida
morsi di lenzuola
il gusto del mango gelato



in ascolto senza veli
disteso tra i brividi
percorso di sangue
respiro di lupo
saliva
sensazione umida
si placa il dolore
quel tormento di seni
tra le gambe
il seme, il fiore
l’albero, la terra
quel profumo tra le dita
erba tagliata accarezzata in volo
il naso corre veloce
in fuga
con te
il quieto delirio
per mare
caldo buio
bacio le tue spalle perché voglio salvarti
per forza
per il potere del mondo spingo la lingua
distratta dalla vita
senza parlare sale
prendo l’aereo
stringere ricci soffici in nuvole
le ali in volo scrivono in musica
la nostra fortuna ritmata da baci

continuare al contrario
piedi e mani uniti
lentamente da dietro
rallentando palpo il culo e soffio
la tua voce calda
aspettiamo
giusto un momento ancora
dominante e dominato
uniti dormiamo



un letto comodo ingannare l’ignoranza
mi bagno e scrivo
alzarsi per lavare il corpo
un altro giorno di piacere gonfia le nostre vele
i corpi intrecciati come reti

quei seni tra le gambe non fanno male
perfavore succhia ancora
restare umido mi piace

gocce dalle ciglia sotto la doccia
gusto di pesce e sudore
sapone al limone
é pronto
gelato